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La Grotta dei Fantasmi

4 Febbraio 2012 | By

Tra le più scenografiche del Mediterraneo, questa grotta è nel complesso carsico di Punta Giglio. La sua scoperta è abbastanza recente, dell’estate del 1994: si apre ad appena 7 metri di profondità e l’interno, per la trasparenza dell’acqua e per il gioco di riflessi, ricorda un cenote messicano. L’immersione si svolge lungo un dedalo di candide rocce calcaree che sembrano quasi le lenzuola con cui si raffigurano i fantasmi. Alla luce delle lampade il colore bianchissimo delle rocce moltiplica l’effetto trasparenza e la luminosità della grotta, producendo riflessi che richiamano il veloce, quanto inquietante, aleggiare di fantasmi. Il percorso si snoda fra ampie aperture, passaggi più stretti e numerosi affioramenti, uno dei quali sbuca in un vero e proprio laghetto contornato da cascate di calcare bianchissimo. È considerata una delle più importanti grotte sommerse del Mediterraneo, sia dal punto di vista geologico-naturalistico che scientifico per le caratteristiche dolomitiche in ambiente marino.

Partenza: la grotta è a 8 minuti di gommone dal centro turistico ArchiMete.

Percorso: la grotta è articolata su due livelli e l’esplorazione è abbastanza impegnativa, consigliata a subacquei con esperienza.

Profondità: massimo 10-12 metri, la quota di ingresso alla grotta è a 7 metri di profondità.

Da vedere: Si entra all’interno di una camera di circa 4 metri che prosegue con un cunicolo di un paio di metri e largo poco meno di uno. La luce della torcia diventa fondamentale, perché si arriva nella grande camera principale, dove i riflessi delle rocce di calcite illuminate dalle torce rendono l’atmosfera quasi spettrale e molto suggestiva. È da qui che parte un primo tunnel lungo una ventina di metri che sfocia in un laghetto aereo. La volta della grotta è arabescata da stalattiti e venature di colore rossastro. Da qui si imbocca un nuovo tunnel leggermente più breve del precedente che conduce nella camera principale: è una sorta di budello di roccia candida che, alla luce delle torce, regala emozioni intense.

Durata esplorazione: 1 ora

La quota comprende: bombola da sub e zavorra, trasferimento e rientro in gommone, guida subacquea e naturalistica all’interno della grotta, risciacquo e deposito attrezzature.

Maggiori informazioni: Il centro turistico ArchiMete offre la possibilità di convenienti pacchetti immersioni che consentono di vivere appieno le meraviglie dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana. L’offerta può essere combinata anche con le escursioni trekking, snorkeling e le altre attività naturalistiche proposte da ArchiMete. Vedi anche la sezione Scopri le nostre offerte

Il Tunnel del Cabirol

4 Febbraio 2012 | By

È un suggestivo tunnel che prende il nome dalla scalinata del Cabirol –immediatamente sopra al punto di immersione– e  che conduce alla famosa grotta di Nettuno. L’ingresso del tunnel è molto ampio e i raggi del sole penetrano in profondità disegnando spettacolari giochi di luce. La grotta si incunea nella falesia per una cinquantina di metri e, arrivati in fondo, si sbuca in un’altra grotticina che si trova immediatamente sopra. Ci si avvia all’uscita per proseguire l’immersione lungo la parete esterna del promontorio, ricchissima di anfratti e tane.

Partenza: il punto di immersione è a 8 minuti di gommone dal centro turistico ArchiMete.

Percorso: la grotta è articolata su due livelli e l’esplorazione è abbastanza facile.

Profondità: L’ingresso della grotta è a 16 metri, una volta in parete si può raggiungere il fondo a 30 metri.

Da vedere: coloratissime pareti, ricoperte di spugne e madrepore, nascondono anfratti dove trovano rifugio aragoste, murene, ma anche nudibranchi e gamberetti. Appena fuori dal tunnel è facile vedere grandi pelagici come ricciole e dentici a caccia delle loro prede.

Durata esplorazione: 1 ora.

La quota comprende: bombola da sub e zavorra, trasferimento e rientro in gommone, guida subacquea e naturalistica all’interno della grotta, risciacquo e deposito attrezzature.

Maggiori informazioni: Il centro turistico ArchiMete offre la possibilità di convenienti pacchetti immersioni che consentono di vivere appieno le meraviglie dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana. L’offerta può essere combinata anche con le escursioni trekking, snorkeling e le altre attività naturalistiche proposte da ArchiMete. Vedi anche la sezione Scopri le nostre offerte

La Grotta di Falco o di Anfitrite

4 Febbraio 2012 | By

Appena superata la grotta dei Cervi il complesso carsico di Punta Giglio cela un’altra meraviglia della zona. La cavità è molto estesa, ampia e facilmente raggiungibile da tutti i subacquei. La volta interna è ricca di stalattiti e arabeschi di calcite e una volta all’interno della grotta è possibile liberarsi dell’attrezzatura e percorrere una lunga galleria per ammirare formazioni stalagmitiche, merletti e scenografiche lame di calcite. Negli anni ’60 è stata dedicata all’apneista Ennio Falco, tra i grandi di questa specialità accanto a campioni del calibro di Raimondo Bucher, Enzo Maiorca e Jacques Mayol.

Partenza: la grotta è a 10 minuti di gommone dal centro turistico ArchiMete.

Percorso: la grotta è articolata su un paio di livelli e l’esplorazione è facile e divertente.

Profondità: massimo 10 metri, quota di ingresso alla grotta.

Da vedere: La grotta è un piccolo paradiso per gli appassionati di speleologia subacquea. Una volta sfociati nel laghetto interno, è possibile togliersi l’attrezzatura e percorrere un tunnel che conduce in una camera di circa 80 metri quadrati arabescata da stalattiti, stalagmiti e concrezioni calcitiche.

Durata esplorazione: 1 ora e 10 minuti con escursione nel tunnel aereo

La quota comprende: bombola da sub e zavorra, trasferimento e rientro in gommone, guida subacquea e naturalistica all’interno della grotta, risciacquo e deposito attrezzature.

Maggiori informazioni: Il centro turistico ArchiMete offre la possibilità di convenienti pacchetti immersioni che consentono di vivere appieno le meraviglie dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana. L’offerta può essere combinata anche con le escursioni trekking, snorkeling e le altre attività naturalistiche proposte da ArchiMete. Vedi anche la sezione Scopri le nostre offerte

Gli Archi di Nereo

4 Febbraio 2012 | By

Appena sopra l’ingresso principale alla Grotta di Nereo si apre una scenografica serie di archi sommersi, caratterizzati da numerose varietà di fauna e flora sottomarine. Attraversando gli archi è facile imbattersi in colonie di corallo rosso, ma anche assistere al rapido passaggio di grandi pelagici come ricciole, dentici e barracuda. I giochi di luce che i raggi di sole disegnano fra gli archi, unitamente alla trasparenza dell’acqua, rendono l’immersione particolarmente suggestiva e adatta a fotografie e riprese video.

Partenza: la grotta è a 10 minuti di gommone dal centro turistico ArchiMete.

Percorso: la grotta è articolata su un livello e l’esplorazione facile e divertente.

Profondità: massimo 18 metri, la quota di ingresso agli archi è a 15 metri.

Da vedere: gli archi sono tana ideale per aragoste, gronghi e murene, mentre le pareti sono rivestite da spugne e margheritine di mare. Avvicinandosi con la maschera alle pareti è facile scorgere variopinti nudibranchi e timidi cavallucci marini. Affacciati dagli archi e guardando verso il mare aperto si assiste al passaggio di pelagici come barracuda, ricciole, dentici e saraghi.

Durata esplorazione: 1 ora.

La quota comprende: bombola da sub e zavorra, trasferimento e rientro in gommone, guida subacquea e naturalistica all’interno della grotta, risciacquo e deposito attrezzature.

Maggiori informazioni: Il centro turistico ArchiMete offre la possibilità di convenienti pacchetti immersioni che consentono di vivere appieno le meraviglie dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana. L’offerta può essere combinata anche con le escursioni trekking, snorkeling e le altre attività naturalistiche proposte da ArchiMete. Vedi anche la sezione Scopri le nostre offerte

La Grotta di Nereo

4 Febbraio 2012 | By

Immediatamente sotto il “testone” di Capo Caccia si apre la famosa Grotta di Nereo, una delle cavità subacquee più grandi d’Europa, con uno sviluppo complessivo di circa 300 metri e tunnel per almeno 500. Qui la bellezza della natura si sposa al fascino della leggenda di Nereo, la divinità marina nella mitologia greca. Nei tunnel si formano leggere correnti che contribuiscono all’esplosione di vita tra le pareti della grotta, meta ambitissima da fotografi e video operatori subacquei.

Partenza: la grotta è a 10 minuti di gommone dal centro turistico ArchiMete.

Percorso: la grotta è articolata su un paio di livelli e l’esplorazione è consigliata a subacquei abbastanza esperti.

Profondità: massimo 32 metri, la quota di ingresso alla grotta è a 29 metri.

Da vedere: La grotta presenta diverse aperture comunicanti tra loro. Una volta all’interno si percorre un dedalo di gallerie dove proliferano aragoste, astici, scorfani, gronghi, granchi facchino. Percorrendo i tunnel è facile scovare simpatici merluzzetti a caccia di piccole prede. Le pareti in prossimità delle aperture sono ricoperte da colonie di corallo rosso e coloratissime spugne.

Durata esplorazione: 50 minuti, senza decompressione.

La quota comprende: bombola da sub e zavorra, trasferimento e rientro in gommone, guida subacquea e naturalistica all’interno della grotta, risciacquo e deposito attrezzature.

Maggiori informazioni: Il centro turistico ArchiMete offre la possibilità di convenienti pacchetti immersioni che consentono di vivere appieno le meraviglie dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana. L’offerta può essere combinata anche con le escursioni trekking, snorkeling e le altre attività naturalistiche proposte da ArchiMete. Vedi anche la sezione Scopri le nostre offerte

Grotta dei Cervi

28 Gennaio 2012 | By

È tra le più importanti grotte della Sardegna e del bacino del Mediterraneo, sia a livello naturalistico che scientifico. All’interno, infatti, si trova un ricco giacimento fossile di resti di cervi sardi della specie Megaloceros cazioti algarensis che vissero in questa zona, all’epoca ancora emersa, tra 120.000 e 75.000 anni fa.
Il percorso subacqueo, accessibile alla maggior parte dei sub, si apre all’interno della falesia di Punta Giglio, all’imboccatura est della baia di Porto Conte.

Partenza: la grotta è a 5 minuti di gommone dal centro turistico ArchiMete.

Percorso: la grotta è articolata su tre livelli e l’esplorazione è abbastanza facile, adatta alla maggior parte dei subacquei

Profondità: massimo 15 metri, quota di ingresso alla grotta

Da vedere: Basta puntare la torcia alle pareti per godere di arabeschi di calcite e stalattiti che fanno da cornice naturale a un laghetto affacciato all’interno di una camera aerea dentro la falesia. L’aria è respirabile grazie ad alcune fessure della roccia che comunicano con l’esterno ed è sulle rive del laghetto che i subacquei lasciano in sicurezza gav, pinne e piombi, ovviamente con l’accortezza di non danneggiare le stalattiti e le rocce arabescate. Liberi dalle attrezzature, si percorrono pochi metri a piedi per addentrarsi in una nicchia che custodisce un giacimento fossile di ossa di cervi sardi: perfettamente visibili ossa lunghe, crani, mandibole e i maestosi palchi di questi animali che, decine di migliaia di anni fa, popolavano in maniera massiccia tutta la zona di Porto Conte, a quell’epoca emersa. I paleontologi ritengono che i cervi cercassero riparo dalle intemperie all’interno della grotta, ma un po’ a causa del buio, un po’ della calca, cadessero in una parte stretta e profonda della cavità che diventava una trappola mortale.

Durata esplorazione: 1 ora

La quota comprende: bombola da sub e zavorra, trasferimento e rientro in gommone, guida subacquea e naturalistica all’interno della grotta, risciacquo e deposito attrezzature.

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Attività

21 Gennaio 2012 | By

Attività Capo Caccia

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Ecoturismo attivo all’aria aperta, in mare, a piedi, a cavallo, in kayak….Logo beach bar per sito ok

Un Paradiso naturale sopra e sotto il mare. Il comprensorio di Capo Caccia e della baia di Tramariglio è tuttora rifugio privilegiato di uccelli protetti come il grifone (Gyps fulvus fulvus), presente in Sardegna, soprattutto in questa zona, in poco meno di un centinaio di esemplari; ma anche come il gheppio (falcus tinnunculus), il falco pellegrino (Falco peregrinus), il gabbiano còrso (Ichthyaetus audouinii) e il cormorano (Phalacrocorax carbo) che nidifica e bazzica la vicina isola Foradada.
La zona è anche ideale per gli appassionati di trekking, equitazione e mountain bike. Nella riservetta “Arca di Noè”, in zona Tramariglio, sono facilmente visibili animali come il cinghiale, il cavallino della Giara e il daino.
Alcuni percorsi sono affrontabili dalla maggior parte degli escursionisti, mentre per altri sono necessarie esperienza, abilità tecniche e atletiche. È consigliabile, sempre e per chiunque, intraprendere l’escursione indossando scarponcini da trekking e avere con sé uno zainetto con acqua, viveri ad alto contenuto energetico e un indumento di ricambio.

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ArchiMete Diving Capo Caccia

21 Gennaio 2012 | By

 

.Padi

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ArchiMete Diving Capo Caccia è un PADI Dive Resort (n° 29089) che organizza immersioni e corsi sub nei più scenografici siti della Riviera del Corallo.Logo beach bar per sito ok

La sede si trova sulla spiaggetta della Baia di Tramariglio, nel cuore dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana e del Parco Naturale Regionale di Porto Conte. Un quartier generale ricco di storia e fascino, dal momento che fino agli anni ’60 era posto di guardia dell’ex Colonia Penale di Tramariglio.

ArchiMete Diving Capo Caccia mette a disposizione dei propri clienti una comoda area logistica per il cambio e il risciacquo attrezzature, toilette con doccia calda, docce esterne, un’ampia veranda affacciata sul mare e un accogliente giardino con chiosco-bar dove è possibile godere di piacevoli momenti di relax sia prima che dopo le attività.

L’area di Capo Caccia, riconosciuta patrimonio Unesco, è famosa in tutto il mondo per la presenza delle grotte sommerse e semisommerse. Nell’ambito del Diving center operano esclusivamente figure professionali specializzate e certificate che conoscono palmo a palmo i fondali e le grotte della Riviera del Corallo: un istruttore subacqueo e 2 guide subacquee, tutti regolarmente iscritti al Registro Guide Turistiche della Regione Autonoma della Sardegna.Subacqueo stilizzato ok

ArchiMete Diving Capo Caccia svolge le attività diving e snorkeling con un gommone d’altura di 7,20 metri, equipaggiato con motore Yamaha da 200 cv 4T eco. Dispone inoltre di attrezzature complete per attività di immersione subacquea e snorkeling per 30 persone e bambini da 5 anni in su.

La posizione privilegiata e strategica di ArchiMete Diving Capo Caccia, al centro dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana, consente di raggiungere in pochissimi minuti di navigazione i più scenografici e interessanti punti d’attrazione della Riviera del Corallo.

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Cos’è & chi c’è

18 Gennaio 2012 | By

Overing Diving Center AlgheroDiving center Alghero

 

 

Tante idee, una filosofia

Il principio di ArchiMete: “Un corpo immerso nella natura riceve una carica emozionale e di benessere pari all’immensità delle meraviglie in cui si trova”

Il centro turistico ArchiMete è stato concepito con il preciso obiettivo di minimizzare il più possibile l’impatto ambientale in una zona che è scrigno di biodiversità grazie anche alla presenza del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana. La sede del centro turistico è il vecchio posto di guardia e alloggio dei militari, in particolare Carabinieri, che fino agli anni ’40 del secolo scorso hanno svolto servizio presso l’ex colonia penale di Tramariglio (vedi la storia della nostra sede). La filosofia eco-friendly è stata applicata alle strutture e alle attrezzature in uso al centro turistico e al diving: per esempio i gommoni sono tutti dotati di motori di ultima generazione che permettono di tutelare la risorsa ambientale sia marina che terrestre.

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Chiosco bar Tramariglio ok

Dal 2015 è aperto al pubblico anche un CHIOSCO-BAR situato al centro di un accogliente giardino con area relax.

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Area marina

18 Gennaio 2012 | By

Il centro turistico ArchiMete Sardegna si trova nel cuore dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana, riserva protetta istituita nel 2002 con l’obiettivo di tutelare un patrimonio naturale e faunistico unico al mondo. È qui, infatti, che si trova la maggior concentrazione di grotte sommerse del Mediterraneo, fino a pochi decenni fa rifugio privilegiato per la foca monaca. Anfratti spettacolari e scenografici, ricchi di flora e fauna sottomarina e agevolmente visitabili da gruppi di subacquei (necessario sempre l’accompagnamento da parte di una guida sub del luogo). L’area marina comprende anche il fiordo di Porto Conte e si estende da Punta delle Gessiere a nord-ovest fino alla costa sud-est che da Punta Giglio termina con il capo: la zona è caratterizzata da imponenti promontori calcarei a picco sul mare, rifugio ideale per uccelli come il gabbiano corso, il cormorano e il raro grifone, volatile che può raggiungere un’apertura alare di quasi 3 metri. L’area marina è suddivisa in tre zone: la A è riserva integrale dove sono vietate tutte le attività; mentre nella B e nella C sono consentiti transito, immersioni subacquee, snorkeling e, con i dovuti permessi, l’attività di pesca.

L’istituzione dell’area marina protetta ha significato davvero una svolta per la ripopolazione di tutto l’ambiente marino sommerso della zona.

Fauna: L’area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana custodisce un patrimonio faunistico unico al mondo. Perché le caratteristiche geomorfologiche del territorio, in particolare le falesie e le rocce calcaree, hanno favorito la colonizzazione di specie come spugne, molluschi litofagi, gorgonie del genere Eunicella e Paramuricea clavata, la scenografica gorgonia rossa e viola che in questa parte della Sardegna trova un habitat ideale. Come ha trovato le condizioni migliori per attecchire e crescere il famoso corallo rosso (Corallium rubrum), facilmente visibile in numerose grotte anche a profondità non eccessive (già intorno ai 5 metri si trovano interessanti colonie). Una risorsa preziosa a livello naturalistico, visto che il corallo è un validissimo indicatore ambientale, ma anche per l’economia del luogo che, proprio sulla lavorazione di questo organismo ha creato un distretto artigiano unico al mondo. Un elemento così importante e storico per Alghero che figura perfino nello stemma comunale.
Le acque e le grotte dell’area marina protetta sono poi habitat ideale per le aragoste mediterranee (Palinurus elephas) che qui sono compagne di ogni immersione, per il gamberetto rosso (Parapandalus narval) e per astici (Homarus gammarus), magnose (Scyllarides latus) e granseole (Maja squinado). Nella prateria di posidonia (Posidonia oceanica) è facile scorgere i simpatici cavallucci marini (Hippocampus) e le pinne nobilis, oltre a seppie e pesci di fondale come ghiozzi, mennole, bavose, zerri, tordi e triglie. L’ambiente nectonico offre invece incontri ravvicinati con grandi pelagici come saraghi, branzini, dentici, cernie, pesci luna, gronghi e barracuda che è facile avvistare in branco quando si risale da un’immersione. L’ambiente protetto di Porto Conte e la costa scoscesa di Capo Caccia sono poi richiamo irresistibile per grandi cetacei come delfini e grampi, facilmente avvistabili nelle prime ore del mattino.
Le falesie e le scogliere a picco sul mare sono invece rifugio privilegiato per numerosi uccelli marini come il gabbiano corso (Ichthyaetus audouinii), il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis), la berta maggiore (Calonectris diomedea), la berta minore (Puffinus puffinus) e l’uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus).

Flora: L’area tutelata dal Parco Naturale Regionale di Porto Conte presenta una ricca e florida vegetazione a macchia mediterranea alternata da foreste di lecci (Quercus ilex) spesso a picco sul mare. Sott’acqua vegetano numerose specie di alghe brune e verdi, mentre i fondali sabbiosi sono dominati da praterie di posidonia (Posidonia oceanica). I tratti di costa più vicini alla riva, invece, vedono il proliferare di alghe dei generi Caulerpa e Cymodocea.

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